mercoledì 28 gennaio 2009

LUPERCALIA ovvero CANDELORA


Papa Gelasio I° "cristianizzò" i Lupercalia, mantenendone il significato di rito purificativo, dedicandolo però alla Vergine", e ne fisso', confermando l'anica tradizione, anche il periodo del festeggiamento ai primi giorni di Febbraio. Il nome venne cambiato in “Festa delle Candele” (popolarmente chiamata “Candelora”), in quanto adottate come simbolo della purificazione dal Peccato Originale. In quest’occasione venivano benedetti delle candele, che i fedeli portavano in processione, dalle quali sarebbero stati protetti, soprattutto nel corso di forti temporali.
Nel Medioevo la festa raggiunse il suo culmine di importanza: infatti si svolgeva una lunghissima processione che partiva da Sant'Adriano e attraversava i fori di Nerva e di Traiano, passando per il colle Esquilino, fino a raggiungere la basilica di Santa Maria Maggiore. In tempi più recenti, la processione si accorciò, svolgendosi soltanto intorno alla Basilica di San Pietro. In quell'occasione, all'interno della Basilica, sull'altare venivano poste delle candele con un fiocco di seta rosso e argento e con lo stemma papale. Tre di queste venivano scelte e la più piccola era consegnata al Papa, mentre le altre due andavano al diacono e al suddiacono. Una volta benedetti i ceri, il Papa consegnava la sua candela al cameriere personale, insieme con il paramano di seta bianca che gli era servito per proteggersi le mani dalla cera calda, e passava alla benedizione dei rimanenti ceri.
Tornando al significato religioso della Candelora, essa ricorda il rito di purificazione che la Vergine Maria seguì dopo aver dato alla luce Gesù, in conformità alla legge ebraica: nel Levitico è scritto, infatti, che ogni madre che avesse dato alla luce un figlio maschio sarebbe stata considerata impura per sette giorni, e che per altri trentatré non avrebbe dovuto partecipare a qualsiasi forma di culto. La Candelora si festeggia infatti il 2 Febbraio: 40 giorni dopo la nascita di Gesù.
Oggi la Candelora segna, per lo più ovunque, la fine dell'inverno, anche se con altri nomi: ad esempio in America è famosa la “Festa della Marmotta”, ricordata anche in un simpatico (anche se un po' angoscioso) film di qualche anno fa con Bill Murray; oppure "Festa dell’Orso" (in questo giorno infatti l'orso, secondo tradizione, si sveglierebbe dal letargo e uscirebbe fuori dalla sua tana per vedere come e' il tempo e valutare se sia o meno il caso di mettere il naso fuori).
Un proverbio, recentemente ricordato da Papa Giovanni Paolo II, recita "Candelora dell'inverno semo fora. Ma se piove e tira vento, dell'inverno semo drento", ossia: se il 2 febbraio il tempo è brutto l'inverno durerà un altro mese almeno. In questo senso la Candelora, che coincide, nel ciclo biologico/vegetativo, con la fine dell’Inverno, è anche legata ad alcune feste di origine agreste: in molti Paesi europei, infatti, si cucinano piatti specifici, che vengono offerti alla natura.
Pubblicato da JAJO

3 commenti:

salvo ha detto...

E permesso? ciao Angela, come vedi ci sono ancora,
I tuoi post sono sempre argomenti che mi fanno conoscere cose nuove.
Come va? io bene e sono molto impegnato con l'UniTre che tante sodisfazioni mi da.
A risentirci au abbraccio
Salvo

angela ha detto...

Che gioia trovarti!sempre quando meno me l'aspetto!!!!
quando posto,tranquillo che ti sto pensando,nel senso che so che apprezzerai!......
Sono contenta per Te!che hai di che distrarti con l'unitre!
menomale che esiste!
carissimo saluto,grazie,felice notte!
angela

angela ha detto...

addendo
che gioia leggere il tuo scritto "io bene!" mi risolleva lo sprito!
a presto
ciao