venerdì 10 aprile 2009

Non è un problema di governi................


venerdì, 10 aprile 2009
Quando l'ora del dolore va avanti per decenni e' il caso di darsi una mossa.Qui non e' un problema di governi e' un problema di italiani che non hanno una coscienza civile.
Se consideriamo solo l' Italia repubblicana abbiamo piu' colpe che meriti e non basta la commozione generale per ripulirci l'anima, siamo colpevoli.
Siamo colpevoli quando costruiamo la villetta abusiva, la terrazza abusiva, il locale in piu' in barba alle regole, quando pensiamo che siamo piu' furbi degli altri infrangendo le regole, tutte le regole dal divieto di sosta in su ed in giu'.
Siamo talmente incivile ed irrispettosi degli altri e delle regole del vovere giusto e civile che abbiamo, avete, eletto a presidente del consiglio colui che rappresenta l'italiano medio nella sua forma peggiore.
Quello che piace di piu' e nel quale si rispecchiamo quasi la meta' degli italiani.
Qui non si tratta di un problema di informazione, di giornalisti servi del sistema, di televisione che spappola i cervelli e rende passiva qualsiasi reazione.
Si tratta del fatto che siamo, siete, simili a lui. L'italiano e' puttaniere come lui, se puo' evade come e piu' di lui, vorrebbero essere tutti famosi per non fare la fila, le donne vorrebbero tutte farsi scopare dal tronista, dal Corona del momento e gli idoli sono i peggiori, umanamente.
Lui incarna tutto questo e dopo avere depredato l' Italia, evaso le tasse, corrotto tutto il possibile manda avanti la figlia a raccontarci l'etica del capitale, a farci la morale.
E' il massimo, il sogno di quasi tutti gli italiani rendere cornuti e mazziati i propi concittadini.
La mia via e' lunga qualche centinaio di metri, in proporzione ci sono stati piu' condoni qui che in Corso Buenos Aires, ecco e' da qui che dovremmo partire. Prima dei politici, rispettando la giustizia e l'etica morale, non basta la commozione a tempo e programmata.
Le foto delle vittime, dei bambini, degli anziani non deve servire per le lacrime di circostanza deve servire per una feroce autocritica come cittadini, come italiani e quindi per la politica e le istituzioni fatte, elette, ad immagine e somiglianza di quello che siamo.
Civilmente e moralmente dei poveretti, salvo rare eccezioni perche' in Friuli hanno imparato dalla tragedia, altrettanto non si puo' dire in Sicilia, nell'Irpinia, in Calabria ed altro ancora.
Se non diventiamo migliori noi non possiamo rendere migliore la politica e' ora di finirla di considerare colpevoli sempre gli altri, gli altri siamo noi.
Maroni, il ministro degli interni, non ha il problema del terremoto ha il problema delle ronde.
E' vergognoso ma dalla lega non puoi aspettarti altro. postato da Slasch16 alle ore aprile 10, 2009 10:10 |

1 commento:

angela ha detto...

GRANDE IL MIO AMICO SLASCH!
GRAZIEEE!