mercoledì 27 agosto 2008

DI CHE COSA T'INFORMO........


"possiamo considerare gatekeepers tutti coloro che, pur parlando ad un pubblico ampio attraverso i media, si astengono dal dire alcune verità importanti. Si tratta, in parole semplici, di agire in modo tale da far rispettare i limiti informativi imposti dal sistema. Il gatekeeper dunque è colui che subisce pressioni e condizionamenti che lo inducono a comportarsi in un certo modo, facendo prevalere logiche diverse rispetto alla vera informazione. Oppure colui che sceglie di sostenere il sistema evitando di parlare di alcune verità che potrebbero demolirlo.

Si dice che il giornalismo attuale è come un "guardiano del potere", ovvero esso sostiene il potere nel non far trapelare verità scomode e utilizza tecniche per impedire una vera presa di coscienza dei cittadini sulla realtà finanziaria, politica, economica e mediatica. Si cerca persino di addolcire tutto questo facendo diventare l'informazione uno spettacolo attraente, emozionante oppure raccapricciante, ma comunque sempre emotivamente "forte" e quanto possibile spettacolare.

Gli obiettivi principali sarebbero la disinformazione, la distrazione e il condizionamento necessario per non mettere in pericolo il sistema. Spiega il giornalista Ignacio Ramonet: (Il telegiornale) "è strutturato per distrarre, non per informare... la successione di notizie brevi e frammentate ha un duplice effetto di sovrinformazione e di disinformazione: troppe notizie e troppo brevi... pensare di informarsi senza sforzo è un'illusione vicina al mito della pubblicità più che all'impegno civico".(2)


Oltre ai giornalisti, possono assumere il ruolo di gatekeepers anche scrittori, opinionisti, intellettuali, scienziati, politici, ecc.
Le persone comuni basano le loro conoscenze fondamentali su ciò che gli “esperti” dicono loro, e questo potrà intralciare una possibile futura conoscenza dei fatti veri. “Se non l’hanno detto in quella tal trasmissione televisiva allora vuol dire che potrebbe non essere vero”, oppure “Se non l’ha detto il professor tal dei tali, allora non può essere vero, sennò l’avrebbe detto”. Queste frasi riassumono il potere e l’influenza esercitata dai gatekeepers presentati dai media come “esperti” su ciò che le persone crederanno.

Antonella Randazzo

4 commenti:

salvo ha detto...

Cara Angela, hai toccato un tema che è molto attuale.
Se noi fossimo bombardati tutti i giorni da una certa notizia anche se falsa, la faremmo nostra.
Se tutti i giorni i telegiornali associassero un nome ad un certo fatto anche se non vero , noi lo crederemmo.
Oggi per scatenare una guerra non serve più una provocazione, basta dire che quella Nazione è terrorista, che non rispetta i diritti umani che è la Nazione che rappresenta il male e continuare a dirlo tutti i giorni per un pò di tempo, alla fine se viene dichiarata guerra a quella Nazione, saremmo tutti pronti a sostenerla. I massmedia possono fare del terrorismo psicologico e noi non c'è ne accorgeremo.
Ciao Angela
Salvo.
ps. Oggi vado a sentirmi una conferenza dal titolo: Ma cosa è stato questo famoso 68?

angela ha detto...

.......già che cosa fu il 68?....
l'inizio dello sfacelo....
secondo me....

altro inganno degli Arconti!

grazie Salvo
Buona Giornata e serata!
angela

salvo ha detto...

Cara Angela, sul 68 abbiamo visioni contrapposte, io lo vissi in pima persona e posso affermare che pur con tante contradizioni, fu una stagione di grandi cambiamenti.
Un caloroso saluto Salvo

Unknown ha detto...

Purtroppo non ci danno le notizie vere,perchè le verità danno fastidio,di conseguenza nessuno sà niente di nessuno. Quello che viene detto non è reale e la disinformazione porta a far ragionare in maniera sbagliata! Basta vedere i programmi di satira che fine gli hanno fatto fare (o gli fanno fare solo una puntata o li cancellano del tutto). Che mondo ragazzi...più si andrà avanti e peggio sarà...non voglio essere pessimista,ma realista.