mercoledì 1 ottobre 2008

GIORNALISTI.....per il 68% degli intervistati sono bugiardi!


Malandata, degradata, in malafede. E in peggioramento. È la professione giornalistica secondo il giudizio dei lettori (e spettatori) italiani. La visione che esce dall’indagine commissionata dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia ad Astra Ricerche, dal titolo L’immagine sociale dei giornalisti e le aspettative degli italiani, non è confortante. Le interviste telefoniche sono state fatte nell’ottobre 2007 a un campione di 2.004 persone con più di 15 anni, rappresentativo di 50,6 milioni di italiani (esclusi i membri di convivenze come ospedali, caserme, conventi e simili).

Per gli intervistati, i giornalisti italiani hanno otto grossi difetti: sono bugiardi (per il 68%), incompetenti (per il 60%), esagerati nel gonfiare le notizie (per il 59%), non indipendenti (per il 52%), schierati politicamente (per il 48%), corrotti e mercenari (per il 40%), narcisisti (per il 30%) e poco comprensibili (è l’opinione del 30%). La valutazione del professionista nel complesso è pessima per il 32 per cento degli interpellati, cattiva per il 23 per cento, sufficiente per il 10 per cento, buona per il 20 per cento e ottima per il 15 per cento.

Ma c’è un’ancora di salvezza. La categoria è bocciata, i singoli invece si salvano. Ben l’83 per cento delle persone intervistate infatti ha un professionista di riferimento o ha citato un’eccezione che incarna il modello di giornalista. Con le qualità più apprezzate: serio e competente, veritiero e credibile, preparato, chiaro, che sa coinvolgere il lettore, pacato, rispettoso degli altri, simpatico, che va sul campo e racconta la realtà, indipendente e incorruttibile, utile e in alcuni casi “maestro di vita”.

L’utilità del giornalismo in generale è considerata nulla dal 12 per cento degli italiani interpellati, scarsa dal 15 per cento, media dal 19 per cento, alta dal 16 per cento, altissima dal 38 per cento. In sintesi, se la categoria è poco apprezzata, è anche forte la domanda di un giornalismo competente, appassionato e utile. La cattiva reputazione dei professionisti e il disinteresse da parte del pubblico per le loro questioni sindacali sono mitigati dalla richiesta di un’informazione credibile e che pensi prima di tutto agli interessi di chi legge.

4 commenti:

Alberto ha detto...

Questa cattiva reputazione è pienamente meritata. In linea generale sono servi dei potenti, con qualche eccellente eccezione, sempre più rara.

salvo ha detto...

Ciao Angela, da parte mia, sono ormai diversi anni che non compro più giornali, le notizie me le cerco su intenet. o parlando con la gente. Giornalisti credibili c'è ne sono ormai molto pochi e la maggioranza è asservita ai poteri forti:
Un carissimo saluto
Salvo

angela ha detto...

"eccelente eccezione"...per esempio????
attualmente non me ne sovviene una!eppure ho buona memoria!
grazie
angela

angela ha detto...

Che cosa non dicono....per salvare la pagnotta!
ciao Salvo,come ti è andata oggi?
domani è la nostra festaaaa!
auguriiiii!
ciao
angela