martedì 23 settembre 2008

MOVIOLA: Milano 1944


Sono in casa con la mamma,è mezzogiorno,più o meno,improvviso allarme diurno,inizia bombardamento,la nonna è giù dal prestinaio a prendere il pane,la mamma si agita,va a cercare la nonna.Resto sola.Mi scappa la pipì.Seduta sul water guardo verso la finestra in alto,vedo grappolo di bombe...arrivare su di me!così percepisco la situazione,mi spavento da morire,piango disperatamente,mi sentono i vicini che che prontamente mi consolano.
Cessato allarme, mamma e nonna tornano indenni......io per molti anni non sopporterò la visione nei documentari del grappolo di bombe cadenti!...
Non ho mai perdonato mia madre!
FlASH successivo
E' sera,nel cortile del palazzo dove abito hanno messo dei festoni di carta velina tutti colorati,a un angolo un radiolone con giradischi,si festeggia,chissà cosa,chissà perchè!Non si fa in tempo a iniziare le danze che suona l'allarme,il rifugio è a portata di mano vi si accede dal cortile.
Seduti sulle panchette aspettiamo il cessato allarme.
Torniamo nel cortile,dappertutto schegge di bombe,di cui una enorme!
grande spavento!
fine della festa!
flash successivo
E' notte fonda,allarme,bombardamento,mio nonno è a letto,sento dire dalla mamma"Papà alzati e vieni giù in rifugio,stavolta non scherzano!(come se le altre volte sì!)
Il nonno risponde che preferisce morire nel suo letto!amen!
si va giù a piedi,scalinata interminabile comprensiva di 6 piani,non si arriva mai!
Sono in braccio a mia madre,ad ogni pianerottolo guardo fuori,i vetri ormai sono tutti rotti per lo spostamento d'aria,vedo luci,sfere...che non dimenticherò mai!
Bombardamento vicinissimo,anche questa volta ce la caviamo,al mattino dopo troviamo palazzo dirimpetto raso completamente al suolo!

Chi come me ha provato sulla sue pelle questo genere di esperienza se ne strafrega....di tutto il resto.

10 commenti:

salvo ha detto...

Eccomi Angela, ho letto la tua email, molto istruttiva.
Riguardo i bombardamenti deve essere stata una esperienza drammatica, io in quei anni ero a Ruvo, sentivo solo suonare l'allarme ma bombe non ne sono mai cadute. Ricordo invece quando bobardarono su Bari, pensa da Ruvo vedevamo i lampi delle esplosioni.
Poi il lungo viaggio su un treno merci, nei carri bestiame, che durò una settimana per arrivare a Novara, nel campo profughi, dove restammo solo pochi mesi e poi a Torino, un altro campo profughi, si viveva in grandi cameroni che ospitavano quattro famiglie, divise dalle coperte appese a degli spaghi; per mangiare avevamo le tessere andavamo a fare la fila
per quattro razioni,
Comunque ricordo quella vita con nostalgia, perchè mi divertivo molto con i miei amici, profughi; dell'africa, della grecia, della tunisia e poi Profughi della Venezia Giulia. Ci restai fino al 1948.
Buona serata Salvo

angela ha detto...

AH!...allora hai anche tu da raccontare!
forza descrivi una giornata-tipo nel campo profughi...e poi perchè eri profugo???dai sono curiosa!
io sono profuga dell'Africa Orientale,ma graziaddio,dopo il campo di concentramento inglese in ABA,non sono più stata in campi di nessun genere.
In quel campo morirono di setticemia 600 bambini...io NO!
Grande grazie
ciao Salvooo!
felice notte!
angela

Davide ha detto...

Angela, bruttissima esperienza la tua, come del resto tutti quelli che l'hanno vissuta sulla pelle..
Ora però, come toccasana, chiudi gli occhi e pensa ad un campo interminabile di prato verde con fiori colorati che spuntano...li vedi?...si!!!!!..ok, buona visione....
Ciaoooooooooo e felice notte

angela ha detto...

grazie Davide!per il prato verde fiorito!che carino che sei!
le mie esperienze, tutte, mi hanno semplicemente resa più forte!ma al tempo stesso più sensibile verso i problemi dei giovani e in generale dell'umanità!
Delle scie me ne frego,dell'inquinamento pure,ma circa la violenza perpetrata sui bambini e sugli innocenti in genere, con le guerre(e tutto il resto che ben sai) non riesco a non partecipare emotivamente.....
felice notte anche a Te!
angela

salvo ha detto...

Io sono profugo dell'africa Settentrionale. (Libia)
Sono venuto in Italia nel 1940, alloscoppio della guerra, fui mandato nelle colonie fasciste, a Bordighera, Rimini, eravamo tutti figli dei coloni Italiani. Ricordo che avevo sempre fame, un giorno in cucina vidi un panino con la marmellata e lo rubai.
Il mattino c'era l'alza Bandiera e poi inquadrati ci facevano marciare.
Ricordo le parole di una canzone che diceva: bisogna alzarsi da tavola sempre con un pò di appetito.
Quando poi i miei genitori rimpatriarono mi ricongiunsi a loro a Ruvo,
Cara Angela, ti ho raccontato un altro pezzo di storia della mia vita.
Ciao Buona notte
Salvo

angela ha detto...

Salvo!dai racconta ancoraaaa!
che stai dicendo che sei stato nel campo profughi senza genitori? e perchè? chi si prendeva cura di Te?
aspetto con ansia e interesse la risposta e...anche di più!
grazie!
bacione
angela

salvo ha detto...

No, Bordighera e Rimini, non erano campi profughi, erano colonie fasciste, Tuttu i bambini avavano lasciato i propi genitori in Libia.
Io ebbi la fortuna che mia madre che era una molto svrglia, si era fatta prendere come assistente e quindi era con me. mio padre invece rimase in Libia fino al 42.
Nei campi profughi entrammo nel 1945 e ci stai fino al 1948.
Buona notte Angela.
Salvo

Fenice ha detto...

Scusa ma è da quel resto che nasce questo... o sbaglio?!
Provo rispetto per le tue esperienze, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente in risposta...

salvo ha detto...

Scusa Fenice, ma non ho capito, da quel resto nasce questo, cosa volevi dire, ti sare grato se mi spieghi.
Ciao Salvo

angela ha detto...

Fenice!non essere criptico!
su bello su...pane al pane ok?
bacino
angela